sabato 25 settembre 2010

Simone

E' una strana cosa, avevo paura prima di vederti così spesso, pensavo di stufarmi. Adesso ho paura di perderti pian piano vedendoti così poco, una volta a settimana per due o tre giorni. Vorrei passarli uscendo, parlando, divertendoci e facendo l'amore ogni sera, e poi dormire insieme stretti caldi e nudi. Amico mio, ti voglio più bene di quanto tu non creda, e ho paura della solitudine più di quanto non sembri. E' un peccato che forse ad antrambi vengano brutti pensieri quando cambia il tempo, mi fanno stare male a volte. Ma poi ci vediamo fuori parliamo e sono felice. Non lo so, tu cosa dici?
E' ora che io impari a vivere, ad arrangiarmi più che posso, inizierò forse a lavorare, mi prenderò degli impegni e dovrò essere responsabile delle mie scelte.
Occupare il tempo per non pensare al tempo che scorre, alla mia morte.
Mi sento fuori dal tempo, dallo spazio, quello che mi circonda non mi appartiene e non lo so comprendere. Io sono nata in un posto un certo giorno ad una certa ora, ho frequentato determinate scuole ed ho conosciuto delle persone. Io esisto e ne sono consapevole, io esisto e sono consapevole che è stata una serie casuale di fatti che mi ha portata qui, in questo posto, con la mia testa a pensare queste cose. Non mi sento dentro il mondo, eppure devo accettare questa società e questi tempi.